Rieducazione Posturale Globale e COVID-19
A cura di Daniel Reis
Noi terapisti RPG, sappiamo che esiste una relazione tra il sistema muscolo-scheletrico e il sistema respiratorio e cardiaco. Alcuni studi hanno già dimostrato l’efficacia del metodo RPG sulla ventilazione, la saturazione di O2 e la rimozione di CO2.
Alla luce delle nostre competenze cercheremo di essere ancora più attenti alla respirazione durante i trattamenti, in particolare con i pazienti reduci da covid 19. Questi pazienti, a seguito di infiammazioni che si sviluppano (iper-reazione al virus), hanno sviluppato delle fibrosi nel tessuto connettivo (CT) dei polmoni e di altri organi (pericardio, reni …).
“Quando questa infiammazione si riduce, la stessa lascia delle cicatrici nel tessuto polmonare e crea delle sequele a lungo termine. Queste possono alterare la capacità del paziente di respirare correttamente in futuro” Dott. Keith Mortman, capo della chirurgia toracica dell’ospedale George Washington.
Se i nostri trattamenti di messa intensione sono globali sull’insieme del sistema muscoloscheletrico, andremo anche a mobilizzare il TC areolare delle sierose e il TC che caratterizza gli organi. JC Guimberteaux (Passeggiata sotto la pelle) descrive in immagini e conferma l’unicità di questo tessuto, organizzato senza discontinuità. Perciò teniamo a mente mentre eseguiamo il trattamento RPG che stiamo mobilizzando di fatto i nostri organi interni attraverso il loro tessuto di sostegno. Il TC ha molta resilienza (fluage); data la sua funzione di sostegno meccanico è dunque molto sensibile alle informazioni meccaniche come quelle trasmesse dalle posture e dalla terapia manuale che noi effettuiamo.
Il sistema medico può anche essere scettico nel confermare degli effetti terapeutici viscerali a seguito dei nostri trattamenti. Le medicine tradizionali erano persuase dell’esistenza di questo legame. Un esperto come Henri Laborit ricercava in questa direzione, proponendoci di estendere le nostre competenze e soprattutto le nostre conoscenze nei livelli di organizzazione consci e non-consci. Il mio insegnamento nelle formazioni superiori di RPG va in questa direzione: le informazioni interocettive (dei nervi, delle arterie e viscerali) sono all’origine di molte delle nostre strategie posturali.
Lo scopo di questo articolo e di permettere di adattare la vostra manualità affinché la vostra intenzione sul TC del polmone sia più precisa. Queste tecniche per noi RPGisti sono sempre da realizzare all’interno delle posture in globalità che stiamo effettuando corrispondente al nostro schema diagnostico.
Qui di seguito alcune manualità specifiche illustrate con le foto
1. LA VENTILAZIONE FACILITATA (FOTO1)
Posizione di facilitazione respiratoria: nella stessa posizione che per un pompaggio dorsale (cifosi, nuca in flessione). Il delta respiratorio è più facile, poiché tutte le vie di comunicazione verso il polmone e le sue strutture di sostegno sono distese. Idem per la “corda anteriore” ovvero il pericardio e le arterie superiori. La ventilazione serve a mobilizzare queste strutture (soprattutto i nervi neurovegetativi).
2. Il tempo 1 mi sembra più il tempo del pericardio (RPG classica)
3. Il tempo 2 assomiglia più al tempo per trattare le pleure e i polmoni
Eccovi alcuni dei suggerimenti da attuare mentre state aiutando il paziente a ventilare e nel frattempo a tendere le strutture viscerali di interesse:
Se la vostra intenzione è più sui polmoni che il parietale (sistema muscolo-scheletrico), cominciate sempre per stirare l’ilo dei polmoni al fine di stirare e mobilizzare i nervi (neurovegetativi), arterie e vene (foto 2). Accompagnate i movimenti di respirazione. Indurre il movimento secondo le frecce (si fissa il cuore e si stira l’ilo).
Non esitate ad avere le mani un po piu laterali sul torace per una intenzione più presente a livello delle pleure e sui polmoni (fisiologia a “braccio di pompa”) (foto 4)
Finora siamo nella RPG classica, tranne per il fatto che l’intenzione manuale è più accentuata.
Passo ora a un’ultima fase di questo trattamento che potrebbe porre problemi alle nostre abitudini. Ne ho parlato con Ph. Souchard che lo trova al limite, senza però porre il veto
Ph. Souchard ci indica spesso nel suo insegnamento che “i sistemi di compensazione muscolari (sistema di adattamento al dolore) generalmente sono esagerati nella loro manifestazione (noi saremmo tutti un pò paranoici) “… lo stesso si verifica in molte altre reazioni dell’organismo (malattia autoimmune, shock post operatorio).
Il sistema di compensazione muscoloscheletrico è sempre in eccesso d’inspirazione e noi lavoriamo la respirazione sempre verso l’espiro. Paranoici che siamo, lo faremo sempre troppo respirare (fino ad annoiarci). Ma nella mia pratica, specialmente nella mia volontà di ascolto dei tessuti più interni (viscere e organi), mi sorprendo spesso a voler accompagnare l’inspiro del paziente, che sembra essere il contrario dei nostri principi di RPG.
Eccovi la mia spiegazione: se l’origine è la retrazione del TC del polmone o della pleura (fibrosi a seguito dell’infiammazione causata dall’effetto polmonite/pleurite con presenza di covid 19), il sistema di adattamento muscolare andrà a iper compensare per una inspirazione più forte la dove il polmone è meno elastico.
Per il trattamento del sistema muscoloscheletrico, noi restiamo quindi ben dentro i principi RPG presentati dalle foto 1 a 5, ma per trattare il TC profondo del polmone, io propongo di accompagnare in induzione una inspirazione dal lato dove il torace ci sembra più rigido. (Foto 6).
- Per i più ortodossi, vi propongo di aumentare quello che facciamo nei nostri “punti di inspiro”. Accompagnate in espiro la zona del torace più “gonfia” dopo qualche ventilazione in questo senso, fissate questa zona e domandate al paziente di respirare unicamente nella zona che vi sembra bloccata.
- Per i più avventurosi che mi seguono, vi propongo lo stesso inizio, ma quando avrete stirato gli inspiratori e quindi mantenete l’espiro, l’altra mano va a indurre l’inspiro. Per me, la mano può arrivare fino ad accompagnare la dilatazione di quest’area con una manualità specifica visualizzando l’allungamento delle strutture interne (delicatamente, non dovrebbe causare un enfisema…). Si tratta di allungare la struttura connettiva, tra i bronchi e la pleura, che sostiene gli alveoli. Non chiediamo uno sforzo concentrico degli ispiratori ma la nostra manualità accompagna il movimento dell’ispirazione!
- Nota: le infiammazioni polmonari putative o associate a Covid 19 sono, secondo diversi studi, abbastanza diffuse. Pertanto, a volte spetta a noi avere l’intenzione di aumentare il delta ventilatorio nel suo insieme. Accompagniamo la dilatazione generale prima di insistere sull’espiro.
- Per la pleura, esiste una zona scorrevole tra la pleura parietale e la pleura viscerale molto mobile (dinamica). Questa mobilità può in alcune aree essere influenzata dalle aderenze. Il trattamento consiste nell’accompagnare il paziente al massimo del suo espiro e nel fissare le coste. Chiediamo quindi un’ispirazione che blocchiamo. L’ispirazione sarà eseguita con la discesa dal centro frenico. La tensione aumenterà tra le due pleure e rilasciamo le mani in un movimento centrifugo al fine di creare una richiamo dinamico che dovrebbe rilasciare le aderenze. (tecnica di recoil toracico) 1] Casanova-Méndez A et al. Comparative short-term effects of two thoracic spinal manipulation techniques in subjects with chronic mechanical neck pain: A randomized controlled trial. Man Ther. 2014 Aug;19 (4):331-7)
Fate attenzione nel caso di pazienti con polmoni fragili.
Questo testo è stato scritto a seguito di un rapporto su un collega in televisione, che trattava i “pazienti Covid” facendoli camminare… Questo è sicuramente molto necessario… Ma la nostra rilevanza nel trattamento della gabbia toracica e dei muscoli respiratori potrebbe essere di grande aiuto per questi pazienti. Di solito scrivo solo su cose che ho testato. Qui non è così, è solo un ragionamento legato alla mia pratica, specialmente su pazienti che hanno avuto la polmonite.
Nel caso di Covid19, di cui non sappiamo molto, sta a noi fare molta attenzione. Anche se capisco l’importanza di convalidare i nostri interventi, penso che dati i pochi elementi oggettivi delle nostre manovre e i pochi effetti iatrogeni della nostra azione, non possiamo avere gli stessi requisiti per la pratica basata sulle evidenze (EBP) del mondo della fisioterapia rispetto all’EBM.
Se dei terapisti RPG lavorano nell’ambiente ospedaliero o in istituzioni o studi che trattano molti problemi respiratori, i loro feedback mi interessano particolarmente. Uno studio sarebbe ancora migliore e darebbe lavoro e fiducia a tutti gli RPG nel mondo e, soprattutto, meno sequele ai loro pazienti.
Daniel Reis Testo corretto da Hubert Mugnier e Annie che ringrazio.