Meccanismi di adattamento e di difesa in RPG e Isaac Asimov. di Ph. E. SOUCHARD

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Meccanismi di adattamento e di difesa in RPG e Isaac Asimov. di Ph. E. SOUCHARD

Quando ho concepito, negli anni ’80, le tre regole dei meccanismi automatici di adattamento neuromuscolare finalizzato, pensavo sinceramente di aver fatto un passo avanti nella comprensione delle compensazioni finalizzate del nostro apparato muscolo-scheletrico e quindi del loro approccio terapeutico.

Per caso, in seguito, lessi un libro di fantascienza di Isaac Asimov, che scriveva romanzi appassionanti sulle avventure di robot sempre più sofisticati e umanoidi. Rimasi sbalordito! Le tre leggi della robotica di Isaac Asimov, che compaiono nella prima pagina e vengono ripetute instancabilmente in tutti i suoi libri, corrispondevano alle tre regole dei meccanismi di adattamento e di difesa della RPG!

Ora, per me la robotica è ovviamente paragonabile ai nostri meccanismi neuromuscolari automatici (ho avuto un breve soggiorno nel mondo delle scienze esatte).

Questo mi ha provocato immediatamente, a giusto titolo, tre reazioni: la prima è che la gente potrebbe pensare che io abbia semplicemente adattato il lavoro di Asimov (quindi l’ho subito citato nei miei scritti). La seconda, un certo rammarico, pensando che mi era costato tanto lavoro, tanta maturazione, quando era già scritto in modo molto simile, nero su bianco, nei suoi libri! La terza, più consolante, è che forse le mie regole non erano del tutto sbagliate.

Isaac Asimov ha davvero un curriculum incredibile. Essenzialmente biochimico e professore all’Università di Boston, è stato molto prolifico su molti e svariati argomenti scientifici. Ma, per non andare oltre lo scopo di questo articolo, nel 1950 ha dato il via al ciclo dei “robot positronici”, libri di fantascienza che mettono in luce i vantaggi, i pericoli e la possibile evoluzione contraddittoria del loro sviluppo.

 

Le leggi della robotica di Asimov – Le  Regole dei meccanismi di difesa in RPG

Le 3 leggi della robotica di

Isaac Asimov

Le 3 regole dell’adattamento e dei meccanismi di difesa della RPG

Prima legge: un robot non può danneggiare un essere umano o, rimanendo passivo, lasciarlo esposto al pericolo. Prima regola: salvare le funzioni essenziali.
Seconda legge: un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, a meno che tali ordini non contraddicano la prima legge. Seconda regola: sopprimere il dolore e il disagio, se non in contraddizione con la prima regola.
Terza legge: un robot deve proteggere la propria esistenza, nella misura in cui tale protezione non contraddice la Prima o la Seconda legge. Terza regola: rispettare la legge del minimo sforzo e proteggersi, se ciò non è in contraddizione con la prima e la seconda regola.

Ancora più tardi, ho scoperto che questo grande uomo ha concepito la “legge zero”, che ha la supremazia su tutte le altre. Vale a dire: un robot può attaccare un essere umano, se quest’ultimo mette in pericolo l’umanità.

Il parallelo è ovvio per gli epidemiologi: un malato portatore di un virus contagioso, per forza, deve essere isolato.

Nel campo neuromuscoloscheletrico, vedo, per il momento, solo una somiglianza: una persona i cui gesti errati e incontrollati, la cui zoppia barcollante che provoca cadute e, più in generale, l’incoordinazione motoria, potrebbe causare lesioni a chi gli sta intorno… sarebbe allora auspicabile, e persino necessario, per proteggere chi gli sta intorno, fargli fare qualche seduta di RPG, le correzioni dell’incoordinazione motoria sono la nostra vita quotidiana.

Sicuramente, il termine “romanzo d’anticipazione” è quello che meglio si adatta a questo autore visionario. Perché oggi vediamo che la robotica, l’informatica, l’elettronica, la cibernetica e l’intelligenza artificiale stanno invadendo la nostra vita quotidiana, portando sia speranza che giustificata ansia.

Se non l’avete ancora fatto, leggete i romanzi di Isaac Asimov sui robot. È affascinante.

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