Manualità specifiche sulle arterie, vene, nervi, meningi e sierose in RPG di Daniel Reis – Pt 1

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Manualità specifiche sulle arterie, vene, nervi, meningi e sierose in RPG di Daniel Reis – Pt 1

Parte 1 Introduzione

Le informazioni del corso « Manualità specifiche sulle arterie, vene, nervi, meninigi e sierose in RPG » hanno lo scopo di discriminare le interazioni tra le strutture interne (arterie, vene, nervi, meningi e viscere) e il « Sistema Integrato di Coordinazione Neuro Muscolare (SICoNeM) ». Tutto questo rientra nel concetto di « campo chiuso » della RPG SOUCHARD.
Nella prima formazione, vengono trattati il tronco, le sue cavità e gli arti superiori.
Nella seconda si affrontano gli arti inferiori e la testa.
Le capacità d’azione verso l’esterno si ritrovano in un equilirio delicato tra fissazione e mobilità, tra strutture che separano e quelle che comunicano.

La RPG valorizza la funzione statica che è stata ignorata per molto tempo.

Le due funzioni statica e dinamica non sono da ritenere in opposizione ma come complementari.
Le strutture interne (viscere e vie di comunicazione) rispondono a queste due proprietà : essere sufficentemente stabili e mobili, per adempiere alle loro funzioni.
Queste strutture devono essere mobili anche una in rapporto all’altra e in rapporto al sistema muscolo-scheletrico. L’ernia discale è l’esempio più conosciuto del vincolo tra il sistema parietale (il disco) e le strutture di comunicazione (nervi, vene e arterie) emergenti dai forami vertebrali.
La dualità statica/dinamica che presentiamo nel sistema « neuro-muscolo-scheletrico» è alla base di tutte le strutture del corpo.
Per soddifare queste due proprietà, gli organi presentano un’alternanza di tessuto connettio denso, che li circoscrive (statica), e di tessuto connettivo lasso che ne permette la mobilità interna (dinamica).

Le vie di comunicazione scorrono tra le strutture muscolo-scheletriche le quali scorrono tra di loro

Con la matrice strutturale connettivale sono presenti fibre muscolari lisce afferenti del sistema neurovegetativo.
Tra gli organi si trova del tessuto connettivo lasso che permette il loro scorrimento reciproco (mobilità dinamica).
Laddove esiste la necessità di maggior movimento quest’ultime si riscontrano in prevalenza, per esempio tra le cavità intere (viscerali) e il sistema neuro-muscolo-scheletrico (parietale) o in alcune articolazioni, lo scorrimento è assicurato dalla presenza di fluidi con un coeficiente di frizione molto basso (meningi, peritoneo, pericardio, pleure, sinovie).
Tutti i tessuti connettivi di «imballaggio» (aponeurosi, fasce), di connessione meccanica (tendini, legamenti), di scorrimento (sinovie, retinacoli, sierose, meningi) o di connessione metabolica (membrana basale) presentano un grande numero di terminazioni nervose libere (interocezione) che influenzano la propriocezione.

Tali strutture connettivali informano i centri superiori sullo stato di salute interno (interocezione) e il segnale ad esso associato, relativo ad una certa soglia di attivazione, è di natura dolorosa. Le formazioni fanno quindi parte del capitolo « I meccanismi di adattamento e difesa » descritti da P. SOUCHARD nella RPG.

Le nostre posture, il nostro equilibrio ed i nostri movimenti sottostanno all’insieme delle informazioni propriocettive esterocettive ed interocettive. Le mie formazioni in RPG hanno la finalità di introdurre l’interocezione nel Sistema Integrato di Coordinazione Neuro-Muscolare (SICONEM) di Philippe Souchard

« Io concepisco gli interocettori come generatori di un rumore di fondo che provoca disturbi e adattamenti posturali » D. Reis.

Tale sistema sensoriale predispone, a volte senza la manifestazione di un dolore cosciente, ad un range di reazioni possibili quando i segnali esterni obbligano il sistema a degli adattamenti rapidi (esterocezione e propriocezione). La protezione delle vie di comunicazione (connettivo, arterie e nervi), ricche di nocicettori, è una delle funzioni del sistema posturale.
Le terminazioni libere sono le strutture più arcaiche dei recettori interni e sono all’origine dell’interocezione. I fusi muscolari molto più complessi e le strutture del Golgi sono tipicamente recettori propriocettivi. Esistono anche recettori, di complessità intermedia, come i corpuscoli di Ruffini, Pacini, Merkel, presenti nel connettivo e qualificati in base alle loro situazioni anatomiche come interocettori oppure esterocettori. Non dimentichiamo la particolarità dei recettori all’interno di strutture come i nervi, all’origine della neuropatia e dei recettori presenti nelle arterie che sono all’origine delle emozioni. La nostra sensibilità è complessa, comprenderla è fondamentale, perché è attraverso di essa che informeremo il paziente nella speranza di una resilienza delle sue risposte motorie.
Tutte le densificazioni del tessuto connettivale denso (matrice di fibre connettivali, aponeurosi, tendini, legamenti, neurilemma, perinervio, pericardio…) e i deficit di scorrimento (matrice extra cellulare, fascia lassa, epinervio, endonervo, liquido sinoviale, liquido peritoneale…) delle strutture interne molto sensibili (interocettori ++) porteranno allo sviluppo di :

  • un aumento della tensione vitale (ipertono, angoscia), poichè l’integrità delle vie di comunicazione e degli organi interni sono omogeniche per la sopravvivenza.
  • Emozioni d’origine riflessa (molte delle terninazioni libere delle strutture interne fanno parte del sistema neurovegetativo, le risposte saranno quindi di contrazione della muscolatura liscia (arterie, viscere, ghiandole). A lungo termine, le risposte saranno di natura ormonale.
  • Riflessi lunghi di adattamento e di difesa del sistema neuro-muscolo-scheletrico (intra doloroso) sorpattutto dei posturali (risposta per innervazione cerebrospinale).
  • dolori se gli adattamenti precedenti non sono sufficienti.
  • Sintomatologie specifiche di disfunzione d’organo (es . : neuropatie).
  • strategie d’evitamento.
  • patologie secondarie del sistema muscolo-scheletrico per disordine propriocettivo e perdita del potenziale adattativo. La sintomatologia è spesso la conseguenza meno penalizzante dell’esaurimento dei fenomeni di adattamento.

Tutto questo, assieme inoltre ai cambiamenti metabolici conseguenti, giustifica l’introduzione di manovre specifiche durante le posture di trattamento RPG.

Aspetti metabolici tissutali

A queste considerazioni voglio aggiungere un altro aspetto. I recettori propriocettivi complessi (fusi, Golgi, articolari) reagiscono esclusivamente alla contrazione meccanica e sono caratterizzati da fibre nervose a conduzione rapida (mielinizzate). I recettori liberi di tutte le strutture connettive sono polimodali e perciò sensibili alle variazioni chimiche, meccaniche e della temperatura. Le informazioni sono trasmesse da fibre nervose molto lente e la cui risposta neuromuscolare sarà adattativa alle reazioni propriocettive prioritarie (gate control) e rapide.
Secondo me, i fisioterapisti, meccanici nell’anima, sottostimano troppo l’aspetto chimico e metabolico.

I recettori liberi (interocettori) influenzano le emozioni, la postura e la dinamica

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